Idee chiare in merito al ct della Nazionale italiana, parole che non lasciano dubbi: ecco cosa sta succedendo
L’Europeo giocato dall’Italia in Germania ha rappresentato una delusione gigantesca per una Nazionale che, paradossalmente, aveva incredibilmente bisogno di ritrovare fiducia attraverso una prestazione positiva, non necessariamente nei risultati, quanto nella mentalità, nell’approccio e nella proposta di gioco.
Quello che si è visto in campo è stato, tuttavia, esattamente l’opposto. Una squadra totalmente fuori forma e sfiduciata, che non ha mai mostrato un gioco interessante e, anzi, spesso si è dimostrata povera di idee. La vittoria contro l’Albania, seguita dalla terribile sconfitta con la Spagna e poi un insperato pareggio contro la Croazia sembravano la ricetta giusta per una scossa generale in vista degli ottavi di finale contro una Svizzera forte ma assolutamente alla nostra portata, almeno sulla carta.
E invece la sconfitta contro la Svizzera è arrivata nel peggiore dei modi. Dominati fisicamente e mentalmente, una prestazione inspiegabile che ha stupito tutti, al punto da lasciare a bocca aperta anche i più esperti, che certe cose le mettono anche in conto. A farne le spese, in termini di critiche sia chiaro, è stato ovviamente Luciano Spalletti, ct di una Nazionale irriconoscibile.
Spalletti, le parole dell’ex allenatore non lasciano dubbi: i dettagli
Tra le critiche ricevute dopo l’Europeo sono arrivate anche quelle di un ex CT che ha fatto la storia della Nazionale e del calcio italiano: Arrigo Sacchi.
“Sono deluso, la verità è che abbiamo giocato un calcio mediocre. In Serie A non pensiamo a formare o a dare le opportunità ai nostri giovani, ci sono troppi stranieri, e così non si va da nessuna parte. Spalletti? È un ottimo allenatore che ha fatto quanto ha potuto. Non abbiamo uno stile di gioco e la scarsa competitività e lo scarso materiale a disposizione hanno pagato. I limiti generali hanno preso il sopravvento“, ha commentato Sacchi.
“Era impensabile immagine un risultato diverso per quello che si è visto. Il nostro gioco è fatto di individualità. Abbiamo giocatori strapagati ce non sanno cosa fare col pallone tra i piedi e non sanno pressare. Eppure a livello giovanile le cose vanno bene, poi s’inceppa tutto”, ha continuato Sacchi.
Parole importanti, quelle dell’ex allenatore del Milan, che inquadrano alla perfezione la situazione del nostro calcio e, di conseguenza, della nostra Nazionale.