Un test mette in allarme i consumatori. Tutti i marchi di tonno in scatola analizzati rivelano la presenza di Bisfenolo.
Un ingrediente molto utilizzato in estate è il tonno in scatola. C’è, però, un pericolo nascosto da conoscere per evitare problemi di salute. Un’analisi ha riportato alti livelli di Bisfenolo – sostanza dannosa – in tutti i prodotti.
Il Bisfenolo è un composto ricavato per condensazione acida o alcalina di due molecole di fenolo con una molecola di aldeide o chetone. Se clorurato viene usato come disinfettante o fungicida. Ritirato parzialmente dal commercio, il Bisfenolo A è ancora utilizzato nella produzione di articoli nazionali ed esteri. I suoi derivati possono entrare involontariamente a far parte di oggetti di uso quotidiano.
Giocattoli, attrezzature sportive, bottigliette, lenti per occhiali, otturazioni dentali vengono prodotte con il policarbonato ottenuto con Bisfenolo A. Eppure nel 2008 è stata riconosciuta la pericolosità del Bisfenolo A tanto che molti produttori e venditori sono stati spinti a bloccarne il commercio. Pare che comprometta lo sviluppo neurale, altera lo sviluppo sessuale del feto maschile, riduce la fertilità dell’uomo, provoca aritmia cardiaca. Si capisce, dunque, come la presenza di Bisfenolo nel tonno sia preoccupante per i consumatori.
La rivista per consumatori Saldo ha svelato i risultati della analisi effettuate su 12 campioni di tonno rilevando un’inquietante verità. Nelle scatolette di tonno comprate al supermercato si trova il Bisfenolo A, spesso anche in grande quantità. L’Autorità Europea per la Sicurezza alimentare ha denunciato da tempo i rischi di assunzione del composto. Compromette la fertilità, come detto, il sistema nervoso e immunitario. Inoltre aumenta il rischio di insorgenza delle malattie autoimmuni e di polmoniti allergiche.
Il tonno bianco e rosa analizzato dagli esperti conservato in scatolette e nei barattoli di vetro con olio d’oliva o di girasole presenta tracce di Bisfenolo oltre le quantità considerate accettabili dalla normativa. In realtà siamo ben oltre tali limiti. Il Tonno bianco in olio d’oliva di Albo supera di 50 volte il limite UE e il tonno Rio Mare e M-Classic di 20 volte. Anche altri marchi hanno ottenuto giudizi molto bassi o insufficienti. Solo due marchi si sono salvati. Parliamo di rilevamenti compiuti in Svizzera ma non è detto che non succeda anche in Italia. Il problema non è nel tonno – le aziende hanno riferito di non usare Bisfenolo – ma nelle lattine che rilasciano il composto. In conclusione il tonno in vetro è più sicuro rispetto a quello in lattina.
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